Cultura, innovazione e corresponsabilità: i motori del cambiamento industriale
Qual è, e quale deve essere, oggi, il ruolo di Confindustria nel rinnovamento del paese? Il cambiamento può realmente avvenire grazie ad essa?
Vincenzo Boccia, neopresidente di Confindustria, eletto con l’87% di voti, riflette intorno a questi temi in occasione del suo primo discorso pubblico, di fronte a vari e numerosi imprenditori, esponenti del governo – tra i quali in Capo dello Stato, Sergio Mattarella – sindacalisti e rappresentanti di altre istituzioni.
Al centro del suo discorso c’è la necessità del rilancio industriale dell’Italia, diffondendone la cultura e sottolineandone i caratteri creativi, innovativi: l’Italia è un <<patrimonio unico al mondo>>, la cui cultura, anche industriale, merita di essere promossa.
Parlando di innovazione, anche Confindustria assumerà un volto nuovo: verrà ridotta la governance e mantenuto un costante e continuo confronto e condivisione di temi ed idee con il sistema politico italiano; ma le novità non finiscono qui.
Confindustria, infatti, si porrà in modo <<equidistante dai partiti, ma non dalla politica>>, parteciperà attivamente alla definizione delle politiche, senza, tuttavia, imporsi o essere fonte di conflitti; gli imprenditori dovranno agire sempre nel rispetto delle competenze reciproche, quali membri di una vera e propria comunità.
Cultura, innovazione, corresponsabilità: queste saranno le fondamenta sulle quali edificare il cambiamento, collaborando e non monopolizzando, mettendo in pratica le proprie idee, non semplicemente dichiarando le proprie volontà, aprendosi ad ogni proposta e riconoscendo l’impossibilità di realizzare da soli una svolta di tale portata.
Fondazione Ergo si propone come Fondazione del Manifatturiero per aiutare lo sviluppo del comparto industriale italiano e quindi può rappresentare un partner funzionale ai progetti della nuova direzione di Confindustria. Grazie al programma #BellaFactory (http://ergo-mtm.it/bella-factory/cose), la Fondazione vuole identificare e premiare le realtà industriali eccellenti e meritevoli di ottenere incentivi e investimenti pubblici e privati a sostegno dello sviluppo e dell’innovazione tecnico organizzativa. Proprio in queste settimane un’iniziativa della Fondazione vede un gruppo di esperti di industria, provenienti da aziende, università e mezzi di informazione specializzata, elaborare un piano strategico ambizioso che verrà proposto sia alla parte datoriale sia a quella sindacale per aumentare la produttività delle nostre industrie.
Ogni suggerimento è prezioso, perché il vero cambiamento avviene soltanto agendo tutti insieme nel nome di un obiettivo comune.